Da Tiraspol giungono notizie molto sorprendenti riguardanti il PIL (prodotto interno lordo) della regione transnistriana che, a detta del consigliere economico del leader separatista Evghenii Schevciuk, sarebbe formato al 50/51% da sovvenzioni russe.
Addirittura la Gazprom parteciperebbe da sola a creare il 48% del PIL di Tiraspol grazie alla differenza tra il reale prezzo di mercato internazionale del gas e quello di favore che concede alla Transnistria.
Le restanti sovvenzioni russe che "gonfiano" ulteriormente l'artificiale prodotto interno lordo d'oltre Nistru sarebbero date da Mosca per far fronte al pagamento delle pensioni d'anzianità.
Sempre secondo calcoli fatti dalle autorità economiche di Tiraspol, se dovessero essere tolte tutte le sovvenzioni dai calcoli del PIL, degli 11 miliardi e 700 milioni di rubli totali ne rimarrebbero poco più di 5 che distribuiti su tutta la popolazione residente nella regione darebbero circa 1000 dollari americani di PIL pro capite: in assoluto il più basso dell'intero continente europeo.