Molti ne parlano e pure io ne sono convinto, dietro a tutti questi avvenimenti succedutisi in Moldova dall'inizio dell'anno ci sarebbe l'onnipotente mano del Cremlino che "dirige", come sempre, a suo piacere le sorti di quei paesi che un tempo fecero parte dell'Unione Sovietica.
Tutti voi ricordere la cosiddetta "rivoluzione arancione" in Ucraina del "diossinato" Yuschenko e della neo "galeotta" Yulia Timoschenko...ebbene cosa ne è rimasto? Nulla, alla fine è andato al potere Yanukovich, ossia la peggior espressione della remissione di un paese sovrano allo squallido neo-Zar di tutte le Russie...
E in Georgia con la "rivoluzione delle rose" è andata anche peggio, una guerra dichiarata da Mosca per "riconquistare" una pseudo-repubblichetta dallo sconosciuto e fantomatico nome di Ossezia del Nord...
Mosca non vuole perdere i suoi possedimenti medievali perchè a Mosca impera ancora oggi una mentalità imperiale di tipo medievale, un sistema che non cambia, non vuole cambiare e non lascia cambiare nessun paese che ha fatto parte di quell'impero che Ronald Reagan chiamava giustamente "del male"...
Ma torniamo alla Moldova...proprio nel momento in cui tutto sembrava pronto per il fatidico "passo finale" verso l'Europa è scoppiato un casino! Ma che strano!!! A soli pochi mesi dalla firma del Trattato di Libero Scambio con l'EU, a soli pochi mesi dalla firma del Trattato di Associazione all'EU, a soli pochi mesi dalla decisione da parte dell'UE di abolire i visti per i cittadini moldavi, deve scoppiare questo casino??? Non è possibile, qualcosa non quadra...
D'accordo che Filat non è uno stinco di santo ma molto si è prodigato, grazie anche al suo fidato Ministro degli Esteri Leanca, per convincere l'Unione Europea ad adottare la piccola ed indifesa Moldova che oggi, dopo quello che sta succedendo, assomiglia a una ragazzina che è stata "violentata" a turno da tre energumeni (alias Putin, Lavrov & Rogozin...).
Troppi sono i corsi e ricorsi della recente storia post-sovietica per non pensare che tutto ciò non sia potuto accadere...e la cosa più triste è il fatto che il più grande mankurto e vende-patria della Repubblica Moldova, ossia Vladimir Voronin, potrebbe essere proprio il "cavallo di troia" infiltrato e manovrato da Mosca per mettere zizzania tra tutti i leaders della defunta e putrefatta AIE.
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