E' in atto in Moldova da anni una campagna capillare contro l'adesione all'UE da parte del clero ortodosso e da alcuni politici di spicco. Il motivo è sempre lo stesso, pur con qualche differenziazione: i paesi dell'UE descritti come un luogo di perdizione, un lupanare dove la prostituzione e l'omosessualità imperversano. Stendiamo un velo pietoso sul problema della prostituzione, un vecchio mestiere noto e praticato in tutto il mondo, compreso nel paese delle dolci colline. L'incubo che rovina le notti dei “barbanera” ortodossi e ad alcuni politici retrò è la rinuncia ad alcuni valori secolari che contraddistinguono la società moldava, in particolare quello della famiglia tradizionale, cioè quella nata da un uomo e una donna. Il babau che turba le notti dei preti ortodossi e alcuni politici che speculano su certe fesserie è vedere il loro paese infestato da omosessuali.
La famiglia moldava, quella cosiddetta tradizionale, gode tuttora di buona salute? Mah...non direi proprio, il 65% dei matrimoni benedetti dai pope finisce in divorzio, con il marito che abbandona la moglie e la prole al suo destino e si dilegua appena uscito dal tribunale e l'ex moglie, autentica eroina moderna, costretta a crescere i figli da sola. Un bell'esempio di famiglia tradizionale, non c'è che dire!
E gli omosessuali? Dio ce ne scampi e liberi! Depravati malati da eliminare secondo il più genuino pensiero dei vecchi bolscevichi e dei pope barbanera! Passano i decenni ma certe “convinzioni” sono dure a morire! I regimi e le ideologie crollano...ma i pregiudizi restano. Nel 1934, nella vecchia URSS, in piena epoca stalinista, l'omosessualità veniva punita con una pena detentiva di anni cinque, da scontare nei gulag. In Moldova in questi ultimi ottanta anni, per quanto riguarda questo argomento, pare non sia cambiato nulla. Da queste parti gli uomini sono veri uomini: sputano orgogliosamente per terra, si puliscono il naso con due dita e mangiano i cioccolatini Bucuria con tutta la stagnola! Secondo le regole del più genuino machismo slavo! Qualche mese fa, un sindaco macho di una cittadina aveva addirittura emanato un editto per proibire l'ingresso in città agli omosessuali.
Secondo una indagine svolta qualche anno fa, pare che gli omosessuali moldavi siano circa novantamila. Novantamila “desaparecidos”, ci sono ma nessuno li vede, nessuno ne ha mai visto uno. Come diavolo hanno fatto a contarli se nessuno ne ha mai visto uno? Boh...mistero!
In Moldova succede anche questo!