Oggi, 27 Marzo 2013, si commemora (o si festeggia?) il 95° anniversario dell'unione della Basarabia (o Moldova?) con la Romania, avvenuta appunto il 27 Marzo del 1918. In quel giorno l'assemblea dello “Sfatul Tari” ha votato a maggioranza per l'unione con la “Tara mama”, la Romania. Il Presidente dell'assemblea si chiamava Ion Inculet, stando alle cronache dell'epoca pare non fosse barese(meno male, visto quello che è successo dopo!).
Da quella data fatidica sono accadute tante altre cose, altri sconvolgimenti storici, ma pare che tutto quello che è successo nei novantacinque anni che sono seguiti siano faccenduole di poco conto per gli“unionisti”. Compreso il fatto che dell'unione in Moldova non interessa proprio nessuno, solo un numero esiguo di attempati accademici travolti dalla frustrazione!
Oggi a Chisinau sono previste molte manifestazioni per ricordare quel giorno: dibattiti, concerti, conferenze. Ad una conferenza sono stato invitato anch'io. Non andrò, sarò splendidamente assente. Dovrei dire quello che penso. E' meglio che me ne vado al bar a bere un caffè.
Queste conferenze dei cosiddetti “unionisti” rassomigliano molto alle sedute spiritiche organizzate nei pomeriggi piovosi d'estate. Ci si siede tutti in circolo intorno a un tavolo con le lettere dell'alfabeto dalla A alla Z e si evocano spiriti ormai trapassati aspettando un messaggio dall'oltretomba. La seduta spiritica funzione più o meno così: si chiama il nome di un poveretto ormai deceduto da tempo, si formula la domanda e si aspetta la risposta spostando con un dito un bicchiere capovolto da una lettera all'altra per formare la parola.
Spirito di Grigore Vieru dove sei?
Il bicchiere si mette subito in movimento. Nell'oscurità le facce impallidiscono, la tensione è al massimo. Ecco che si forma la parola...” P...A...”
Paradiso!
Romeno o moldavo?
Chiedono in coro un po' tutti con il cuore in gola. Il bicchiere si rimette in movimento...” R...O...”
Romeno!
Un lungo sospiro di sollievo si ode nella stanza buia. Per un attimo gli unionisti hanno pensato potesse esistere un paradiso moldavo.
Tutti ringraziano con lo sguardo Ionel che ha manovrato sapientemente il bicchiere.