Contrariamente a quanto si possa credere, Alessandro Bernardazzi, il grande architetto di Chisinau, non era propriamente italiano di cittadinanza ma bensi' svizzero ticinese in quanto il padre Giuseppe nacque a Pambio, a pochi chilometri dal confine italo-svizzero.
La famiglia Bernardazzi si stabili' nei primi anni dell'800 in Russia a Pyatigorsk dove il padre progetto' ed edifico' interamente la citta' per conto dell'allora Zar Alexander I.
Proprio in questa citta' nacque Alessandro nel 1831; dopo gli studi presso l'Accademia di Architettura di Sankt Petersburg viene inviato in Bessarabia (attuale Repubblica Moldova) con il compito di dirigere la locale commissione imperiale per l'urbanismo e la viabilita'.
Nel giro di 30 anni grazie alla sua grande opera viene nominato Grande Architetto di Chisinau nonche' cittadino d'onore.
Oltre alle opere realizzate a Chisinau sono celebri anche quelle edificate nella vicina Odessa.
Tra quelle costruite nella capitale moldava sono degne di menzione:
- Il Palazzo del Municipio
- L'edificio del ginnasio femminile ,,Principessa N. Dadiani”
- L'edificio della scuola luterana
- La piccola basilica del ginnasio femminile
- L'edificio del Club Nobiliare
- La Torre dell'Acqua (detta anche dei pompieri)
- Il Tribunale cittadino
- La Basilica di Santo Pantelimon
E' di notevole importanza la costruzione ad opera dello stesso Bernardazzi della prima rete di acquedotto costruito tra il 1850 ed il 1860, nonche' le prime pavimentazioni stradali del centro cittadino.
Alessandro Bernardazzi si spegne nel 1907 nei pressi di Kiev e per sue volonta' testamentarie viene sepolto a Chisinau vicino alla tomba della madre.
Oggi la citta' lo ricorda con il nome di una strada a lui dedicata nel centro storico e con numerose lapidi e monumenti incastonati alle pareti delle sue magnifiche opere.